Cento Tappeti, restauro e lavaggio
Il
Centro Lavaggio e Restauro Tappeti a Roma, in via Nomentana a pochi passi da Porta Pia e Viale Regina Margherita, vanta una grande tradizione passata attraverso
5 generazioni di artigiani, nel mondo dei tappeti e del loro recupero e restauro.
Oggi grazie ad
Esmail, formatosi nella scuola di
Persepoli Tappeti, questa tradizione viene portata avanti dal suo fantastico lavoro fatto di
passione ed esperienza.
Il tappeto orientale ha una individualità spiccata, che permette agli esperti del settore di determinare il luogo d'origine e, con buona approssimazione, persino l'età. Ogni distretto, persino ogni famiglia, possiede disegni e motivi propri che vengono trasmessi di generazione in generazione e che di solito non vengono copiati da estranei. Peraltro la conoscenza dei costumi permette anche di stabilire l'uso che si intendeva fare del tappeto ed il simbolismo religioso o poetico in esso contenuto.
I tappeti orientali sono classificati in base alle aree di provenienza, non necessariamente coincidenti con confini politici, e tipicamente nominati secondo la città di provenienza:
- Tappeti persiani, ornati a disegni floreali con scene di caccia e, negli esemplari antichi, persino di novelle;
- Tappeti Anatolici o turchi, commercializzati nei mercati principali di Izmir ed Istanbul, non hanno solitamente figure umane o di animale e sono asimmetrici, con prevalenza di colori come azzurri, verde Nilo, seppia, giallo ed avorio;
- Tappeti Afgani;
- Tappeti Berberi, caratterizzati da colori squillanti (rosso, azzurro, oro), disegni geometrici asimmetrici e lane di filato grosso;
- Tappeti del Caucaso, adorni principalmente di arabeschi e figure geometriche;
- Tappeti indiani;
- Tappeti Transcaspio, i cui tipi migliori vanno sotto il nome di Bukhara, caratterizzati da motivi geometrici che si ripetono su uno sfondo rosso;
- Tappeti Turkestan, il cui motivo dominante è un ottagono reiterato in colonne verticali o orizzontali;
- Tappeti del Deccan;
- Tappeti cinesi, che riprendono disegni ed ornamenti tipici delle ceramiche della medesima provenienza, come il drago e la fenice;
La lana utilizzata nei tappeti orientali è prevalentemente di pecora, ma ciò non esclude l'utilizzo di lana di capra o di cammello. La finezza del filo ed il numero dei punti annodati nell'unità di superficie dipendono anch'essi dalla regione di provenienza, ma anche dal pascolo e dalla razza dell'animale da cui si è ricavata la lana.